La mentoplastica è indicata nei casi di microgenia (diminuita sporgenza del mento) e nei casi di macrogenia (aumentata sporgenza del mento). Nel primo caso, mento sfuggente, si pratica una mentoplastica additiva. Nel secondo caso, mento sporgente, si pratica una mentoplastica riduttiva.
Mentoplastica additiva: l’incisione viene effettuata all’interno della bocca, a livello del fornice gengivale inferiore (fra il bordo interno del labbro inferiore e l’arcata dentale). In questo modo non residua nessuna cicatrice visibile. Una volta effettuata l’incisione si crea una piccola tasca al davanti dell’osso mentale. In questa tasca si inserisce una piccola protesi di silicone, adeguata a ristabilire la normale proiezione del mento.
Mentoplastica riduttiva: anche in questo caso l’incisione viene effettuata all’interno della bocca. Anche in questo caso la cicatrice è pertanto invisibile. Si sollevano i muscoli che rivestono la sporgenza ossea del mento con uno strumento dedicato e si elimina l’eccesso di osso che determina l’inestetismo.
L’intervento di mentoplastica additiva può essere eseguito sia in anestesia generale che in anestesia locale con sedazione. L’intervento di mento plastica riduttiva viene eseguito in anestesia generale. In entrambi i casi l’intervento viene effettuato in regime di day surgery. Il paziente viene dimesso il giorno stesso dell’intervento. Alla fine dell’intervento viene applicata una particolare guainetta compressiva, che verrà portata per una settimana. Per la prima settimana dopo l’intervento bisognerà evitare sforzi ed evitare di guidare guidare un’auto. Per un mese non ci si potrà esporre al calore, per un mese non si potrà effettuare attività sportiva.
Il costo di una mentoplastica primaria oscilla fra €3.000 e €3.500.